Reggia di Caserta

La bellezza della Reggia di Caserta si intravede già dal viale che dall’autostrada porta verso il centro. La si vede comparire all’improvviso, prima indistinta e poi sempre più definita. Se ne percepisce la grandiosità già dalla facciata ma non ci si aspetta di trovare tutto quello splendore quando si varcano i cancelli e si sale verso gli appartamenti o si entra nel parco. E’ innegabile che Caserta e la Reggia siano quasi la stessa cosa: la città non ha molto da offrire nonostante sia ordinata e pulita, quindi la si visita quasi esclusivamente per ammirare questo palazzo che non ha nulla da invidiare a regge reali molto più famose come quelle di Versailles o Vienna. Ma c’è qualcosa di interessante da vedere anche al di fuori del palazzo, a pochi minuti di auto: il borgo medievale di Casertavecchia e il Belvedere di San Leucio. Un pezzo di Medioevo rimasto intatto la prima e un sogno utopistico dei Borbone la seconda. Soprattutto San Leucio merita una visita perché è una città-industria ideale che per molti secoli è stata un riferimento per architetti, urbanisti e sociologi. E che produce le migliori sete del mondo, quindi perfetta per portarsi a casa un souvenir esclusivo. In questa pagina vi invitiamo a scoprire le 10 cose da fare e vedere assolutamente a Caserta durante un week end o una vacanza. 

Il Palazzo della Reggia di Caserta e la Cappella Palatina

Con i suoi 47 km quadrati, e cinque piani, il palazzo della Reggia di Caserta è un capolavoro Barocco e la residenza reale più grande del mondo. La sua costruzione iniziò nel 1752 e terminò nel 1845: l’architetto che diede l’impronta principale fu Luigi Vanvitelli, da cui anche l’appellativo di Reggia Vanvitelliana. Oggi il Palazzo, che è il corpo centrale della Reggia, è aperto al pubblico in molte sue parti. I visitatori sono accolti dal bianco Scalone reale, una scenografica scala doppia affiancata da due grandi leoni, che si apre sulla splendida cappella palatina e prosegue per la visita agli Appartamenti Reali. La Cappella Palatina, gioiellino del Vanvitelli, si trova al primo piano (piano nobile) lungo la scala: si tratta di una cappella ispirata a quella della Reggia di Versailles: una grande sala dai pavimenti con marmi policromi, circondata da un colonnato di marmo, su cui spicca un soffitto a botte, di legno.

Pesantemente bombardata nel 1943, ha perso gran parte delle sue preziose opere e il restauro ha lasciato alcuni danni ben visibili, come monito contro la guerra. Oggi troneggia sull’altare soltanto “L’Immacolata concezione”, una grande tela dipinta da Bonito. Questo piano ospita inoltre il Teatro Reale, inaugurato nel 1769, riservato alla corte e ai Reali, che vi accedevano direttamente tramite un ingresso dedicato.

La Quadreria e la Volta Ellittica della Reggia di Caserta

La Quadreria della Reggia di Caserta fa parte del percorso aperto al pubblico soltanto dal 2011 e merita una visita perché custodisce una selezione, raggruppata per soggetti, di opere dal 1600 al 1800, tra cui Vedute, Santi, Paesaggi e Battaglie per un vero e proprio viaggio nell’arte di questo periodo. Su prenotazione poi, si possono ammirare la copertura a volta e i sottotetti che si trovano sullo scalone d’onore. Un‘occasione affascinante per ammirare il genio creativo di Vanvitelli, ma anche per un percorso insolito dall’alto, che comprende la visione da vicino della Reggia di Apollo dipinta da Girolamo Starace, le capriate che sostengono le coperture del sottotetto e una serie di ambienti in cui si insediarono gli alleati durante la Seconda Guerra Mondiale.

Gli appartamenti storici

Gli appartamenti della Reggia di Caserta, residenze private dei Reali, oggi sono un museo e il percorso comprende la visita degli appartamenti dell’Ottocento, gli appartamenti “Vecchi”, cioè del Settecento, la biblioteca palatina e la pinacoteca. La visita inizia con l’Appartamento dell’Ottocento, attraverso le Anticamere degli Alabardieri e delle Guardie del Corpo, per giungere al Salone di Alessandro, che prende il nome dal grande affresco che decora la volta: “Matrimonio di Alessandro il macedone e la principessa orientale Roxane”. Si giunge poi nell’Appartamento Nuovo, in cui spicca la Sala del Trono: una sala di circa 40 metri, rivestita dalle preziose sete di San Leucio e dominata dalla volta dipinta con “La posa della prima pietra del Palazzo il 20 gennaio 1752” di Gennaro Maldarelli.

Sul fondo della sala spicca il trono, di legno dorato e velluto. Passeggiare in questa sala è un’emozione unica, sembra di rivivere i fastosi balli alla corte di Ferdinando IV e Maria Carolina. Il resto degli appartamenti, in stile Neoclassico, racchiude elementi di pregio come la camera da letto in stile Impero di Francesco I e la toilette in marmo di Carrara nella camera dal letto del Re, che risale al 1829. La visita dell’Appartamento Vecchio è invece un viaggio alla scoperta del Rococò: stucchi, parati di seta multicolore, affreschi e lampadari policromi in un trionfo di colori. La prima sala che si incontra è la Sala delle Stagioni, che prende il nome dagli affreschi che raffigurano le quattro stagioni, e si prosegue con gli Appartamenti della Regina e gli ambienti delle Biblioteca Palatina, riccamente decorata con librerie di mogano e di noce. Sul fondo, la Sala Ellittica, progettata per la musica e il teatro, ospita oggi un bellissimo Presepe. La biblioteca Palatina custodisce, tra l’altro, circa 14.000volumi stampati tra il 1700 e il 1800: tra i volumi più preziosi ci sono quelli rilegati in seta e velluto. La visita agli appartamenti reali si conclude con la Pinacoteca, che ospita una serie di collezioni che comprendono i ritratti dei Sovrani, scene di vita di corte e paesaggi.



La collezione Terrae Motus della Reggia

Terrae Motus è una collezione di 72 opere, voluta dal gallerista napoletano Gianni Amelio, che raffigurano nell’arte il dolore e la distruzione del terremoto, da cui il nome latino. Si parla del terribile terremoto che colpì la Campania e la Basilicata il 23 novembre del 1980. Dal 1994, una gran parte di questa collezione di opere e installazioni degli anni ’80 è ospitata in modo permanente in sedici sale dell’Appartamento del Settecento. Tra le opere, artisti del calibro di Keith Haring, Andy Warhol, Miquel Barcelò, ma anche italiani come Mimmo Palladino, Michelangelo Pistoletto ed Emilio Vedova. Un viaggio in un passato molto recente del nostro territorio, rielaborato attraverso la sensibilità di artisti nazionali e internazionali e composto da opere di vari materiali, tra cui dipinti, installazioni, sculture.

Un vero e proprio viaggio di arte nell’arte, in cui i fasti barocchi delle retrostanze degli appartamenti reali fanno creano una cornice agrodolce con le opere e le installazioni che hanno come tema i terremoti. La collezione è divisa in aree geografiche, in base alla provenienza degli artisti.

 

La visita della collezione è compresa nel biglietto di ingresso.



Il parco della Reggia di Caserta

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Il parco della reggia di Casertaè una distesa di verde, un trionfo di statue, fontane e boschi che sale per tre chilometri e si estende per 120 ettari fino al magnifico acquedotto Carolino. Il colpo d’occhio sul parco è mozzafiato: due lunghi viali, intervallati da sei fontane decorate da statue, giardini, cascate. Sulla sinistra delle fontane si apre il Giardino italiano, e verso la fine del Parco si cela il giardino inglese. La “Castelluccia”, piccola torre a sinistra all’inizio del parco, con il suo ponte levatoio e il fossato, fa parte di un’area che era adibita a un vero e proprio luogo di battaglie terrestri. Poco lontano dalla Castelluccia si apre la vasca della Peschiera Grande: un lago artificiale che ospitava battaglie navali in scala.Dall’isoletta al centro, nascosti tra la vegetazione, sparavano veri cannoni in miniatura. Il percorso centrale del parco si snoda poi lungo una serie di fontane: la fontana Margherita, adornata da Apollo e le Muse; la fontana dei Delfini, tre mostri marini da cui sgorga l’acqua che alimenta la vasca; la Fontana di Eolo, una delle più spettacolari, dominata da un portico semicircolare e una cascata. Più avanti, la Fontana di Cerere: in marmo di Carrara e Travertino, è uno dei gruppi di sculture più belli di tutto il Parco. L’ultima fontana prima di quella di Diana è la grandiosa Fontana di Venere e Adone, che immortala nel marmo il momento in cui la Dea supplica Adone di non andare a caccia per non essere ucciso dal cinghiale. Chiude la fontana di Diana, che circondata dalle Ninfe sta per fare il bagno, mentreAtteone sta per essere trasformato in cervo. 

 

 

 

 

 

 

A destra della fontana di Diana merita una visita il Giardino all’inglese, realizzato dal 1875 in poi dal botanico inglese John Andrew Graefer: 24 ettari di boschi, laghetti e finti ruderi, nascosti da piante provenienti da tutto il mondo, tra cui il Giappone.

Da non perdere Il Bagno di Venere, laghetto in cui la dea emerge dalle acque, il criptoportico, in cui spiccano varie statue tra cui alcune provenienti da Pompei, e il tempio dorico. Conclude il giro l’Aperia, un emiciclo che servì da serbatoio d’acqua, allevamento di api e infine teatro all’aperto.

 

 

Da Sant’Antimo a Caserta in treno 

 

Per andare da Caserta a Sant'Antimo o viceversa in treno puoi contare su 6 corse giornaliere tra le due città, circa una ogni circa 2 ore. I treni partono dalla stazione di Caserta e arrivano alla stazione di S. Antimo-S. Arpino 26 minuti di viaggio e biglietti a partire da 2 €: il viaggio in treno da Caserta a Sant'Antimo è comodo ed economico La compagnia ferroviaria con cui viaggerai sarà Trenitalia. La Reggia si raggiunge facilmente dalla stazione ferroviaria di Caserta (situata in piazza Garibaldi Giuseppe) in solo 6 minuti a piedi.

 

 

 

Informazioni utili sulla Reggia di Caserta

Orari di apertura:

Appartamenti Storici:

·      Apertura: 8:30 – 19:30. Chiusura biglietteria: 18:45. Ultimo ingresso: 19:00. Uscita dal museo: 19:25

Parco Reale: 

Apertura 8.30. Chiusure:

·      Gennaio -ultimo ingresso- 15:00 -chiusura- 16:00

·      Febbraio -ultimo ingresso- 15:30 -chiusura- 16:30

·      Marzo -ultimo ingresso- 16:00 -chiusura- 17:00

·      Aprile -ultimo ingresso- 18:00 -chiusura- 19:00

·      Maggio -ultimo ingresso- 18:00 -chiusura- 19:00

·      Giugno -ultimo ingresso- 18:00 -chiusura- 19:00

·      Luglio -ultimo ingresso- 18:00 -chiusura- 19:00

·      Agosto -ultimo ingresso- 18:00 -chiusura- 19:00

·      Settembre -ultimo ingresso- 18:00 -chiusura- 19:00

·      Ottobre -ultimo ingresso- 16:30 -chiusura- 17:30

·      Novembre -ultimo ingresso- 14:30 -chiusura- 15.30

·      Dicembre -ultimo ingresso- 14:30 -chiusura- 15.30

Giardino inglese

Apertura 8.30. Chiusura:

·      Gennaio -ultimo ingresso- 14:00 -chiusura- 15:00

·      Febbraio -ultimo ingresso- 14:30 -chiusura- 15:30

·      Marzo -ultimo ingresso- 15:00 -chiusura- 16:00

·      Aprile -ultimo ingresso- 17:00 -chiusura- 18:00

·      Maggio -ultimo ingresso- 17:00 -chiusura- 18:00

·      Giugno -ultimo ingresso- 17:00 -chiusura- 18:00

·      Luglio -ultimo ingresso- 17:00 -chiusura- 18:00

·      Agosto -ultimo ingresso- 17:00 -chiusura- 18:00

·      Settembre -ultimo ingresso- 17:00 -chiusura- 18:00

·      Ottobre -ultimo ingresso- 16:00 -chiusura- 17:00

·      Novembre -ultimo ingresso- 14:00 -chiusura- 15.00

·      Dicembre -ultimo ingresso- 13:30 -chiusura- 14.30

 

Ancora qualche consiglio per te: per evitare la fila acquista il biglietto d’ingresso online 

 Biglietti Reggia di Caserta

E ricorda di stamparlo 










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